DEGO / RIDOUT / VAN DER HEIJDEN / COLLI

Venerdì 29 luglio 2022, ore 21 Sala del Cenacolo, Badia a Passignano

Francesca Dego violino
Timothy Ridout viola
Laura Van der Heijden violoncello
Federico Colli pianoforte

Programma

Wolfgang Amadeus Mozart

Quartetto per pianoforte, violino, viola e violoncello in Mib maggiore, Kv 493
Allegro/Larghetto/Allegretto

Quartetto per pianoforte, violino, viola e violoncello in Sol minore, Kv 478
Allegro/Andante/Rondò

FRANCESCA DEGO è una delle violiniste più acclamate della scena internazionale. È invitata regolarmente dalle maggiori orchestre tra cui la Philharmonia Orchestra, Royal Philharmonic, Gürzenich Orchestra di Colonia, Tokyo Metropolitan e Tokyo Symphony alla Suntory Hall, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e tutte le maggiori compagini italiane. Tra gli impegni di questi mesi una lunga tournée in Giappone con la NHK Symphony diretta da Fabio Luisi, la Serenata di Bernstein alla Fenice di Venezia e i ritorni alla BBC Symphony, l’Ulster Orchestra, la Hallé e l’Orchestra Verdi di Milano. Nella stagione 2022/23 debutterà al Kennedy Center di Washington con la National Symphony e Krzysztof Urbanski, a Parigi con l’Orchestre des Champs-Élysées e Philippe Herreweghe, con la Indianapolis Symphony, la North Carolina Symphony, la Sofia Philharmonic, RTÉ di Dublino e l’Orquesta de Castilla y León. Francesca ha firmato un accordo discografico esclusivo con Chandos Records e la sua più recente pubblicazione dei Concerti per violino di Mozart diretti da Sir Roger Norrington con la Royal Scottish National Orchestra è stata accolta con unanime successo dalla critica, tra cui il BBC Music Magazine 5* ‘Record of the month’. Raffinata camerista, è direttrice artistica del Gravedona Chamber Music Festival sul lago di Como e suona con colleghi del calibro di Salvatore Accardo, Alessandro Carbonare, Jan Lisiecki, Mischa Maisky, Antonio Meneses, Edgar Moreau, Daniel Müller-Schott, Francesco Piemontesi, Alessandro Taverna, e con la pianista Francesca Leonardi con cui collabora da 17 anni e con cui si è recentemente esibita al Louvre di Parigi, alla Salle Moliere a Lione, NCPA a Pechino, Teatro Colon a Buenos Aires e al Ravinia Festival a Chicago. Da sempre appassionata di nuova musica, Francesca è dedicataria, tra gli altri, delle opere di Michael Nyman, Carlo Boccadoro, Cristian Carrara, Nicola Campogrande e Marco Taralli. Scrive regolarmente per riviste musicali tra cui BBC Music Magazine, The Strad e Strings Magazine, ed è autrice di una rubrica mensile su Suonare News e del libro “Tra le note. Classica: 24 chiavi di lettura” (Mondadori 2019). Francesca vive a Londra e suona un prezioso violino Francesco Ruggeri (Cremona 1697).

TIMOTHY RIDOUT è nato a Londra nel 1995 e ha studiato alla Royal Academy of Music, diplomandosi con il Queen’s Commendation for Excellence. Ha completato i suoi Master alla Kronberg Academy con Nobuko Imai. Con i recenti riconoscimenti, tra cui il Sir Jeffrey Tate Prize inaugurale ad Amburgo e una Borletti-Buitoni Trust Fellowship, Timothy Ridout ha confermato la sua posizione in prima linea tra i giovani solisti europei. È un artista della BBC New Generation dal 2019 e si unirà al Bowers Program della Chamber Music Society del Lincoln Center nel 2021. Gli impegni di concerti in questa stagione e l’ultima includono Berlioz Harold en Italie con la Deutsches Sinfonie-Orchester Berlin, l’Orchestre National Bordeaux Aquitaine e l’Orchestre National de Lille; Mozart Sinfonia Concertante al Festival di Sion (al fianco di Janine Jansen) e con la Chamber Orchestra of Europe e Camerata Salzburg; Bartok con la BBC Symphony, Hamburger Symphoniker e Sinfonieorchester Aachen; Walton con la Philharmonia Orchestra e la Luzerner Sinfonieorchester; e il Britten Double Concerto di Britten con la Tapiola Sinfonietta e la Siberian State Symphony Orchestra. Ha lavorato con direttori come Christoph Eschenbach, David Zinman, Gabor Takács-Nagy, Sylvain Cambreling e Sir Andras Schiff. Altrettanto intensa l’attività cameristica, che include diverse apparizioni alla Wigmore Hall, e in tutto il Regno Unito, in Europa e in Giappone. Tra i festival a cui ha preso parte, Lucerna, Lockenhaus, Heimbach, Bergen, Evian, Boswil Sommer, Heidelberger-Frühling, Montpellier, Aspen, il Festival Enescu e l’Accademia Marlboro; ha collaborato con interpreti quali Joshua Bell, Isabelle Faust, Janine Jansen, Christian Tetzlaff, Nicolas Altstaedt, Steven Isserlis, Kian Soltani, Benjamin Grosvenor, Lars Vogt e Christian Gerhaher. Collabora regolarmente anche col Nash Ensemble. Nella primavera del 2017 ha pubblicato il suo album di debutto – Henri Vieuxtemps: Complete works for Viola – con il pianista Ke Ma per la Champs Hill Records. Il suo secondo album – Music for Viola & Chamber Orchestra: Vaughan Williams, Martinu, Hindemith & Britten – con Jamie Phillips e l’Orchestre de Chambre de Lausanne, è stato pubblicato con grande successo nel febbraio 2020 su Claves Records. Nel 2016 Ridout ha vinto il 1° Premio al Concorso Lionel Tertis ed è stato selezionato dal Young Classical Artists Trust (YCAT). Ha vinto anche il Premio Thierry Scherz 2019 ai Sommets Musicaux de Gstaad e il 1° Premio al Concorso Cecil Aronowitz 2014. Suona una viola di Peregrino di Zanetto c.1565–75 in prestito da un generoso mecenate della Beare’s International Violin Society .

LAURA VAN DER HEIJDEN è nata in Inghilterra da genitori olandesi-svizzeri e ha tenuto la sua prima esibizione pubblica all’età di 9 anni. Dal 2008 è allieva del famoso violoncellista anglo-russo Leonid Gorokhov e partecipa regolarmente a masterclass con David Geringas, Ralph Kirshbaum e Miklós Perényi. Nel 2016 Laura è stata scelta dall’Orpheum Stiftung in Svizzera, una fondazione che incoraggia e assiste giovani solisti strumentali di eccezionale talento. È ambasciatrice sia della Prince’s Foundation for Children & the Arts che della Brighton Youth Orchestra. All’età di 15 anni ha vinto il concorso BBC Young Musician . Il suo album di debutto del 2018 “1948”, con musica russa per violoncello e pianoforte con il pianista Petr Limonov, ha vinto l’Edison Klassiek Award 2018 (trasmesso in diretta dalla televisione olandese) e il BBC Music Magazine Newcomer Award 2019. Nel 2019 Laura si è laureata all’Università di Cambridge ed è attualmente nel bel mezzo di un’intensa stagione che la vede esibirsi con la BBC National Orchestra of Wales ad Aldeburgh, la Tchaikovsky Symphony a Mosca, la Prague Symphony nel Regno Unito, la London Philharmonic e la BBC Philharmonic Orchestra nel Regno Unito e la Los Angeles Philharmonic negli Stati Uniti. Negli ultimi anni, Laura si è esibita con importanti orchestre come la Philharmonia, la Hallé Orchestra, l’Academy of St. Martin in the Fields, la BBC Scottish Symphony Orchestra, la BBC Philharmonic, la English Chamber Orchestra, la Royal Philharmonic Orchestra, collaborando con direttori quali sir Andrew Davis, Joana Carneiro, Kirill Karabits, Alpesh Chauhan, Michael Collins, Karl-Heinz Steffens, Howard Shelley. Ha eseguito il Concerto di Saint-Saëns nel concerto di apertura del BBC Proms Australia con Sir Andrew Davis e la Melbourne Symphony Orchestra; e ha tenuto recitals alla Wigmore Hall, alla Tonhalle Zürich e alla Musashino Cultural Foundation in Giappone; ha inoltre partecipato ai festival musicali di West Cork, OCM Prussia Cove, Mecklenburg-Vorpommern e Krzyzowa Music. Laura ha un intensa attività cameristica. È membro del Kaleidoscope Chamber Collective, si esibisce spesso con il Brodsky Quartet e ha collaborato con Nicholas Daniel, Krzysztof Chorzelski , Radovan Vlatkovic, Midori, Nils Moenkemeyer, Mark Simpson, Amy Harman, Matthew McDonald e Fazil Say . Nei suoi recital in duo, Laura collabora con i pianisti Tom Poster , Jâms Coleman , Petr Limonov , Katya Apekisheva , Fingin Collins e Huw Watkins . Laura suona un violoncello della fine del 1600 del cremonese Francesco Ruggieri.

FEDERICO COLLI nato a Brescia nel 1988, ha studiato al Conservatorio di Milano, all’Accademia Internazionale di Pianoforte di Imola e al Mozarteum di Salisburgo, sotto la guida di Sergio Marengoni, Konstantin Bogino, Boris Petrushansky e Pavel Gililov. Dopo aver vinto il Concorso Mozart di Salisburgo nel 2011 e la Medaglia d’oro alla The Leeds International Piano Competition nel 2012, International Piano Magazine lo ha selezionato come uno dei “30 pianisti under 30 che in prospettiva potranno dominare la scena negli anni a venire”. Da allora, Federico Colli si è esibito con orchestre prestigiose, fra le quali l’Orchestra Mariinsky e la Filarmonica di San Pietroburgo, la Philharmonia Orchestra, la Royal Philharmonic, la BBC Symphony e la BBC Philharmonic, la Royal Liverpool Philharmonic, la Filarmonica Reale di Stoccolma, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica della RAI e l’Orchestre national d’Île-de-France. Ha anche collaborato con direttori d’orchestra del calibro di Valery Gergiev, Vladimir Ashkenazy, Yuri Temirkanov, Juraj Valčuha, Ion Marin, Thomas Søndergård, Ed Spanjaard,Vasily Petrenko, Jasper Kaspszyk, Ed Spanjaard, Sir Mark Elder, Dennis Russel Davies e Sakari Oramo. Si è esibito in alcune delle più prestigiose sale, fra cui il Musikverein e la Konzerthaus di Vienna, la Konzerthaus di Berlino, la Herkulessaal di Monaco, la Gewandhaus di Lipsia, il Royal Concertgebouw di Amsterdam, la Royal Albert Hall e la Royal Festival Hall di Londra, il Rudolfinum di Praga, la Philharmonie di Parigi, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, la Nikkei Hall di Tokyo, la Hong Kong City Hall, la Seoul Kumho Art Hall, il Lincoln Centre di New York e la Bennet Gordon Hall di Chicago. È stato inoltre ospite di numerosi Festival, tra cui: il Festival Pianistico della Ruhr a Dortmund, il Dvorak International Festival a Praga, lo Chopin and his Europe Festival di Varsavia, il Festival di Lucerna e il Ravinia Festival a Chicago. La sua prima registrazione di Sonate di Domenico Scarlatti, incisa per Chandos Records, a cui è legato da un rapporto di esclusiva, ha ricevuto il premio di Recording of the Year di Presto Classical. Il Secondo Volume delle Sonate di Scarlatti, è stato premiato Recording of the Month dal BBC Music Magazine e dall’International Piano Magazine ed è stato scelto da BBC Music Magazine come uno dei migliori album di musica classica del 2020.

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