EVENTI SPECIALI 2024
La Banda La Polverosa è nata nel 2007 all’interno del progetto di alfabetizzazione musicale della Scuola Media Verdi di Firenze, avviato nel 1993 dal prof. Ferruccio Barbetti e basato sulla sua riflessione a proposito della didattica della musica in Italia.
Ferruccio Barbetti iniziò nel 1993 con un complesso di flauti dolci, con cui vinse vari premi e partecipò a rassegne in Italia e all’estero; poi, dal 2007, nell’ambito di un progetto promosso dalla Yamaha Musica Italia, si decise di adottare gli strumenti della banda, nella consapevolezza che nella grande tradizione italiana delle bande risiede l’esempio di una educazione musicale di base, libera e aperta a tutti.
Così la sperimentazione partì con 26 allievi e, quindici anni dopo, il successo è stato tale che L’Associazione Jupiter conta oltre 300 soci e varie bande di diversi livelli di età e capacità, dai bambini agli adulti, secondo il principio che “Per suonare non è mai troppo presto né troppo tardi”.
Il gruppo che si esibirà stasera è l’Orchestra di Fiati della Toscana, che si è costituito nel 2022 e unisce giovani provenienti da progetti simili, quali Reggello e San Vincenzo a ex allievi della scuola Verdi, che continuano a frequentare le attività musicali della banda, pur avendo lasciato la scuola da anni. Tutti sono uniti dall’entusiasmo e dalla passione per la musica, che li spinge a trovarsi insieme a provare una volta al mese, superando distanze di oltre cento chilometri.
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L’attività didattica si fonda su concetti elementari: il primo è che la base dell’educazione musicale dev’essere la pratica collettiva, il secondo è che non ci devono essere selezioni e il terzo è che senza un’adeguata base di dilettanti con una discreta conoscenza, l’attività dei professionisti della musica è destinata a divenire sempre più isolata e sterile.
La didattica musicale corrente continua a riproporre a tutti i livelli il modello della selezione professionale; al contrario l’obbiettivo che ci si pone qui è quello di insegnare a tutti senza distinzione la bellezza del far musica insieme, che comporta la capacità di far gruppo e di seguire insieme un obiettivo, seguendo regole ben precise, e la responsabilità di ognuno nei confronti di tutti gli altri, valori fondamentali per la comunità. Da sé vengono poi il rispetto delle differenti capacità, la consapevolezza dell’importanza del gruppo per affrontare l’ansia dell’esibizione sul palcoscenico, e l’attenzione al progresso di tutti, perché non si può avere un buon risultato d’insieme se si lascia indietro qualcuno. Anche nel gruppo più avanzato il criterio di selezione è unicamente la volontà di proseguire dei singoli.
Dato il gran numero di ragazzi che ogni anno vengono avviati alla musica è ovvio che alcuni degli ex allievi della Polverosa abbiano intrapreso carriere musicali professionali; ma l’obbiettivo principale è che centinaia di ragazzi seguano per un periodo il percorso di crescita musicale e siano in grado di riprendere a suonare in futuro, se lo vorranno, e che comunque mantengano un ricordo felice dell’esperienza.
La formula che sintetizza questo concetto è “siamo seri, ma non seriosi”, a significare la consapevolezza di essere dilettanti, ai quali è richiesto non di essere i più bravi in assoluto, ma di contribuire seriamente alla riuscita dell’insieme, sforzandosi di dare il meglio delle proprie capacità. E anche questa è un indicazione precisa per la comunità.